Eccoci di nuovo a ottobre, il Cybersecurity Awareness Month è arrivato! Quest’anno il focus è tutto sui “Core 4”, quattro elementi fondamentali che ogni organizzazione deve adottare. Ma sono davvero così importanti? Assolutamente sì.
Gli attacchi informatici continuano a moltiplicarsi e questi quattro elementi non sono semplici consigli, ma vere necessità di sopravvivenza digitale. Vediamoli insieme.
Il primo elemento è l’utilizzo di password robuste e password manager. Sembra banale, vero? Eppure la maggior parte delle violazioni inizia proprio con credenziali compromesse. Quanti nella tua azienda usano ancora password semplici o, peggio, le stesse per più account? È ora di finirla!
Ti sei mai chiesto quanto sia facile per un hacker indovinare una password? Con gli strumenti giusti, possono testare miliardi di combinazioni in poco tempo. Un password manager aziendale risolve il problema alla radice, generando e memorizzando password uniche per ogni servizio.
Il secondo è l’autenticazione multi-fattore. I numeri parlano chiaro: implementarla riduce drasticamente il rischio di compromissione degli account. Pensaci: è come chiudere la porta di casa con un’unica serratura o con tre diverse. Quale preferiresti?
Molte aziende temono che l’MFA rallenti i processi, ma è vero il contrario: un solo account compromesso può paralizzare un’intera organizzazione per giorni. Il tempo che si perde per un secondo fattore di autenticazione è nulla rispetto a quello necessario per gestire una violazione.
Il terzo elemento riguarda il riconoscimento del phishing. La maggior parte degli attacchi inizia con una semplice email. Sai riconoscere quelle pericolose? I tuoi colleghi lo sanno? Le tecniche di social engineering diventano ogni giorno più sofisticate, mescolando verità e menzogne in modo convincente.
Un programma di formazione continua, con simulazioni realistiche di phishing, è l’unico modo per mantenere alta la guardia. Non basta un corso una tantum: gli attaccanti evolvono le loro tecniche, e anche la tua squadra deve farlo.
Infine, l’aggiornamento costante dei software. Quante volte hai rimandato un aggiornamento pensando “Lo farò dopo”? Ogni patch non applicata è un invito a cena per gli hacker. Le vulnerabilità note sono come porte aperte nella tua casa digitale, e la finestra di tempo tra la scoperta e lo sfruttamento si riduce ogni anno.
Un sistema centralizzato di patch management non è più un lusso, ma una necessità. Le aziende più mature implementano processi di verifica automatica che garantiscono che nessun sistema rimanga vulnerabile.
Come implementare tutto questo? Inizia valutando la situazione attuale della tua organizzazione. Quante persone usano password manager? Su quali sistemi è attivata l’MFA? Esistono programmi di formazione anti-phishing? Quanto tempo passa tra il rilascio di una patch critica e la sua applicazione?
Poi definisci priorità chiare: prima i sistemi con dati sensibili, poi il resto. E ricorda: la tecnologia da sola non basta, serve una cultura della sicurezza. I dirigenti devono dare l’esempio, adottando per primi queste pratiche e riconoscendo pubblicamente i comportamenti virtuosi.
Il Cybersecurity Awareness Month 2025 è l’occasione perfetta per fare il punto e rilanciare le iniziative di sicurezza. Le aziende che implementeranno i “Core 4” non solo ridurranno i rischi, ma otterranno anche un vantaggio competitivo concreto. In un mondo dove la fiducia digitale è una valuta preziosa, dimostrare di prendere sul serio la sicurezza fa la differenza.
La sfida è lanciata. Tu sei pronto a raccoglierla? O preferisci aspettare di diventare la prossima vittima delle statistiche?